I Piloti delle edizioni

David Schiano

Mi chiamo David ho 25 anni, esono di Roma.
attualmente possiedo una Kawasaki Ninja zx10r 2008, che uso solo in pista, anche se ancora ha specchi e frecce… ma questa è un’altra storia..
Prima di lei a 16 anni ho avuto una Mitica Rs 125 extrema del 93, che molti di voi conosceranno, poi per 3 anni un meravigliosa Ninja 636 05, che mi è stata rubata dal garage…
Dopo di Lei sono saltato su una fantastica Yamaha R1 a carburatori, con con cui dopo una bellissima avventura sono scivolato in strada a quasi 240 all’ora, riportando un polmone esploso, 3 costole rotte e una gamba molto consumata..e con cui mi sono conquistato 20 giorni di degenza in rianimazione al Sant’Andrea.
Miracolosamente sopravvissuto ad una emorragia polmonare ma non contento dei risultati raggiunti, dopo pochi mesi sono tornato in sella ad una bellissima R1 2004 personalizzata con grafica Spiderman, e con cui dopo solo un mese, grazie all’incontro con la persona sbagliata, vecchio maledetto… ho rimediato 7 fratture alle vertebre, e una lesione quasi completa del plesso brachiale sx (paralisi del braccio).
Avevo perso interamente l’uso del braccio, e avevo la schiena distrutta… pensavo che non sarei mai più stato in grado di guidare una moto…
Ma dopo 4 anni lontano dalle moto, e un intervento di ricostruzione nervosa, ho potuto recuperare parzialmente l’uso dell’arto, seppure in misura limitata…
Nonostante tutto ciò, la mia passione per le moto non è mai svanita, così dopo 4 anni ho deciso quest’estate di fare una prova e tornare in sella, per vedere se l’arto gravemente danneggiato mi permetteva comunque di guidare…
Mi trovavo a Londra, e per scoprirlo, ho deciso di noleggiare uno zx6r 09 pronto pista e un tracking day a Silverstone… quale posto migliore per tornare in sella con un braccio in meno dopo 4 anni… Emoticon grin
Mi sono reso conto che nonostante faticassi molto e avessi grossi limiti oggettivi, con un po’ di allenamento e molta attenzione avrei potuto guidare di nuovo una moto ad avere comunque delle soddisfazioni…
Così dopo un mese ho acquistato la mia fantastica Ninja, con la quale ho però deciso di andare solo in pista.
Fin’ora ci ho fatto 5 uscite a Vallelunga, riuscendo ad arrivare come ritmo sull’ 1.59/2.00.
Per questa nuova stagione ho l’obiettivo di migliorare ulteriormente i miei tempi, sempre con la massima calma e cautela dovendo fare i conti con una condizione fisica non esattamente ideale, e andare a girare in alcune altre delle bellissime piste presenti nel nostro paese, divertirmi e migliorare imparando da quelli bravi e sò che nel gruppo c’è ne sono!!! Emoticon grin
Insomma sono un invalido all’80% che và in pista con un 10r…
Onorato di far parte di questo gruppo!

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Vincenzo Minicozzi

Mi chiamo Vincenzo Minicozzi, ho 28 anni.
La prima parola che ho pronunciato è stata Moto. Già in tenera età passavo le mie domeniche davanti la tv
a vedere le gare di moto. Mi piaceva vedere con attenzione tutti quei piloti che staccavano, superavano e
piegavano. Ho iniziato con un Piaggio NRG a 14 anni, ogni regalo che mi facevano, ogni paghetta la
spendevo per marmitte, motori, variatori e correttori di coppia. La mia vita è cambiata quando ho
comprato la mia prima moto una CAGIVA MITO 125, ho continuato a preparare, modificare e avvolte anche
grippare. Dopo qualche anno su strada e qualche incidente ho deciso di avvicinarmi al mondo dei pistaioli
(persone fantastiche) Dopo qualche uscita arriva il giorno più bello della mia vita quello della saponetta.
Prossimo obiettivo GOMITO.
Sogno nel cassetto: Girare in tutti i circuiti della MotoGP e andare sull’isola di MAN a di vedere il TT almeno
prima dei 40 anni. I miei piloti preferiti sono: Biaggi, Martin, Marquez e Lorenzo.
Il mio slogan: Con il sole, con la pioggia o con il vento vado in moto e son contento.

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Antonio Principia

Si aggiudica il premio “Porta Portese 2014 lo svuotacantine” per la sua perseveranza nel cercare i miti anni 80 e riportarli in vita come oggetti da sagra della castagna.
Il sole 24 ore inoltre lo premia per aver commissionato 26 euro di commissioni ai suoi amici abbassando cosi il debito pubblico italiano.
Aspettiamo il suo ingresso in pista appena vallelunga sarà gratis…

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Luca Seresi

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Nato a Osimo, gran parte dell’anno vive a Misano dove pratica l’antica arte del “te stacco la carena se non te scansi” acquisita dopo lunghe sessioni di pratica in circuiti italiani ed esteri. Guadagnatosi per strada l’appellativo di “flagello de porto novo” lascia le tanto amate “curve del monte” per i cordoli dei circuiti dove ama ingaggiare appassionanti sfide con i suoi simili. Lo contraddistinguono il costante bisogno di adrenalina e l’estensione vocale che raggiunge nelle gare di rutti la sera al pub nelle cene post gara. ci divertiremo!

Luca Mattiello

FOTOSPORT.biz

Nato da una famiglia di motociclisti, padre motociclista doc e madre pioniera delle donne motocicliste negli anni 80, quindi entrambi malati di moto che non per caso si conoscono nella concessionaria della famiglia di lei …..in pratica non poteva che uscirne fuori un motociclista.

La sua prima moto è stata una yamaha pee we 50 all’età di 6 anni  fino a quando all’età di 16 dopo vari scooter e mezzi abnormali vari passa alla mitica aprilia rs 125 34cv che dura solo 5 mesi a causa di un bruttissimo frontale che però gli aprirà le porte della pista.
Si fa le ossa sulle piccole piste toste del sud (cellole,limatola,battipaglia ecc ecc) su una rs 125 ma a causa di rendimenti scolastici disastrosi e di arruolamenti vari abbandona la pista e ritorna su strada,guidando svariate moto come gpz 900,vtr sp2,buell vari ducati e aprilia……….dopo  circa 10 anni gli capita per le mani un vecchio cbr e decide di allestirlo per ritornare a divertirsi in pista,  ma solo grazie al mitico “Coccia” ritorna in una pista vera col MadMan racing team….nell’ineguagliabile Vallelunga!
Sogno nel cassetto: Ritornare almeno un’altra volta sulla griglia di partenza per una gara vera!
Segretario del Moto Club Fiamme Azzurre fornitore ufficiale del famigerato PROSCIUTTO che tutti vogliono portarsi a casa a fine trofeo!!!
Lionello Accardi
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Lionello Accardi l enfant prodige di Monterotondo,non c’ e moto che non abbia guidato in maniera esasperata sue giu’ per la Salaria o la Tiburtina…

Persona eclettica,nel box e’ la confusione fatta persona,elargisce consigli a destra e manca,ma il meglio lo da in pista,ex pilota della Sport Production,piega corre e apre come un forsennato,ultimamente rimane bloccato come tempi e si ritrova nel turno amatori a fare da apripista,leggenderia la sua inchiodata al coccia a 200km/h

solo per dirgli “passami avanti2…il tombino di laguna seca a confronto non e’ niente…

Nel 2015 sara’ uno delle  guest star del trofeo Madman,tutti aspettiamo il famoso colpo di Lionello,lo sguardo del combattente sotto al casco aspetta solo di essere immortalato dai fotografi di Vallelunga…Forza vecchio Leone…dimostraci ancora chi sei…

Giuseppe Pisano
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Alessandro Lausi

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Alessandro Lausi nasce a Roma 40 anni fa da una modesta famiglia della semiperiferia romana.
All eta di 5 anni riceve in regalo una moto elettrica della polizia di stato,il padre cosi facendo volle dare al ragazzo l impronta lavorativa che aveva sempre sognato per lui…Il pilota di moto penso il piccolo Alessandro…no…la guardia rispose l ermetico
LA NASCITA DEL MITO
Archiviati i primi traumi infantili,cresce nella favelas di San Paolo diventando una colonna portante della squadra del muretto,celebri le sue sgaloppate coast to coast con la palla al piede senza mai passarla ai compagni,dicevano di lui gli amici “Era bravo ma non la passava mai sta cazzo de palla,era popo de coccio”.Li il suo caro amico banana (47 di piede a 16 anni) vede in Alessandro il mito lo defini Er coccia e gli amici del campetto approvarono all unisono.
La vita lavorativa lo porta lontano da Roma per 9 anni, in quel di Firenze,affascinato dalle storie medievali delle gesta tra guelfi e ghibellini,affina l arte della rissa in strada,famosa la sua capocciata al buttafuori del Meccano’con successiva fuga all interno del parco delle cascine…il mito del coccia ormai ha varcato l Arno…
Tanti parlano di lui,l uomo dalla capoccia sensibile…..
Tornato a Roma decide che la sua strada deve diventare un circuito,ormai vede la via del mare come laguna seca,le rotonde per lui sono anelli di fuoco da marchiare col ginocchio…
OLTRE LA STRADA…
Il ragazzo sempre conscio del suo talento, comincia l avventura su un sp 50,poi tenta l approccio alla categoria senior  con sh 125, prosegue con un netto salto di categoria al tmax 500,pervade l estasi regalandosi una Triumph street triple 675 nel 2009..
Ma la testa ormai era segnata…la capocciata al buttafuori aveva lasciato un segno…
Nei primi anni 90 di vita di comitiva,comincia rollando sigarette strane sull olimpica,qui ammira i vari fenomeni delle due ruote che impennano saltano corrono e si stampano lungo la nota via,una moto segno’ la sua mente…zxr 400…verde e bianca…
IL COLPO DI FULMINE
nell inverno del 2013 il giovane adulto Coccia capisce che la sua strada sara’ ormai a Vallelunga,ma per il tempio della velocita’ serve una sportiva,la cerca, la bracca,contatta il proprietario su facebook,lo minaccia e alla fine la compra..
Gennaio 2013…come quando Mose’ sparti’ le acque…il Coccia spacco Roma in due vendette la Triumph e porto’ a casa il sogno dell infanzia…
Kawasaki ninja zx-600 Nero….nome in codice:ENOLA
Con Enola fu subito amore,nei primi test a Vallelunga segna un fantomatico 2.21 non inserendo mai la sesta marcia,era nuova tecnica d guida che ancora oggi viene studiata dai tecnici giapponesi.
Affina la sua tecnica motociclistica rimanendo sui 2.13 pizzicando appena la sesta marcia,ma mai per piu’ di 2 secondi,il segreto era quello,fagli capire di avere sei marce ma non metterla….Enola capi….
IL DRAMMA
Nel dicembre 2013 l intera comunita’ di Roma sud viene svegliata da un acuto (leggi bestemmia) del Coccia,nella notte ignoti prelevarono Enola,tagliandole quella catena simbolica al palo che raffigurava l unione corpo-moto tra enola e il coccia
Rubata e mai piu’ ritrovata…Il coccia resto’ segnato per 4 mesi vago nei vari campi nomadi,questure,digos,nas,ris,squadra antimafia,Rex e fece anche Palermo Milano andata e ritorno.
Niente…enola spari nel buio…lei nera come la notte…insomma ma quannno cazzo l avresti vista?
LA NEMESI
Dopo 4 mesi di follia e vari appostamenti nel box depredato in attesa di un ritorno dei ladri,capi che non poteva vivere al box travestito da moto sotto  un telo freddo di plastica…ricerco’ la sua amata  ninja…subito,ebay,portaportese vennero presi di mira e bersagliati con la tecnica del waterboarding
Tutto cio’ porto’ al risultato che ad oggi e’ sotto gli occhi di tutti.
Sua maesta’ ninja zx-6r verde…per gli amici…IL VARANO….ritorna nel garage ormai trasformato nel bunker di Hitler.(manca solo il gas per ovvi motivi di sicurezza,ma stiamo provvedendo con la corrente)
LA CRESCITA
Senza perdere tempo porta il Varano in pista,ma l approccio e’ differente,il vecchio proprietario le aveva fatto fare 13.000 km in 7 anni,era ferma,paurosa…aveva bisogno della tecnica coccia,esasperarla al limitatore senza mettere la sesta…..
Cosi fu….i tempi cominciarono a scendere e dal fantomatico 2.13 si arrivo’ allo statico 2.10 che campeggio’ nelle mail di Vallelunga per ben 4 turni e dopo aver speso 560 euro tra gomme turni e benzina….
Il 1 novembre dopo attenta analisi capi che la sesta andava messa e tenuta almeno 20 secondi,nelle successive due ore del turno amatori,complice anche l ennesimo volo dell icaro Piervi,capi che la sesta entrava e se tenuta per  ben 10 secondi abbassava i tempi fino al best lap di 2.05.88
Scene di tripudio al box hanno accompnato l ultima pistata del 2014,a Roma sud ancora c e gente che festeggia sventolando bandiere ai balconi,mentre a Roma nord nella terra di mezzo tivolese,qualcuno ancora piange i 20 euro spesi per la scommessa persa e per aver puntato sul cavallo sbagliato.
Il coccia nel frattempo non demorde e dopo aver vinto il premio grinta e tenacia 2014,prepara il Varano al time attack dei 2 minuti secchi nella giornata del 22 novembre, strizzando l occhio all ambitissimo prosciutto da 3 kg del trofeo madman 2015….
Ma questa e’ un altra storia…
To be continued………
Vostro Coccia…con affetto….

Lorenzo De Grossi

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Nasce il 18 maggio del 1991 a Umbertide e viene chiamato come una beffa del destino dalle mamme lì presenti il testa rossa,nome in qualche modo legato alle corse,sviluppa sin da piccolo la passione per le moto e sogna di essere uno di quei supereroi con tuta e casco che sfidano la morte.i compagni parlano di calcio ma a lui sin dai tempi delle elementari 11 uomini seminudi che corrono dietro ad un pallone annoiano da morire,tourist trophy superbike e tante altre di questo tipo sono le parole che gli piace pronunciare a tal punto che i compagni di classe lo offendono e prendono in giro(handicap che gli porterà a scegliere non uno ma tre zeri come suo numero di gara).I 16 anni e la prima vera moto arrivano con sofferta lentezza.prima moto denominata Suspiria è una cagiva mito ev 125 06 nuova nuova con cui inizia a girare per raduni e simili nel frattempo arriva una cagiva mito fari tondo del 91 col progetto di farla essere una moto solo pista,per mancanza di fondi e per via dell’essere minorenne declina il tutto ma non si arrende.il 18 maggio del 2011(come segno del destino beffardo ancora una volta) arriva il suo grande amore,Triumph Daytona 675R poco dopo tocca con mano l’ambiente della pista a cui sentiva di appartenere.piu difficile del previsto ma non impossibile.trasforma la sua piccola R in una moto solo pista gira per la prima volta al Mugello successivamente Magione e la tanto amata pista di casaVallelunga con grande enfasi e tanti tanti sogni da realizzare non si da per vinto alle difficoltà purtroppo il fermo di un anno per mancanza di tempo(eventi sportivi non legati alle moto che lo portano a grandi risultati,ma non era questo il sogno prefissato,voleva correre!a tutti i costi)
Di ritorno da un viaggio trova l’annuncio di una R1 08 e senza pensare chiama e informa che andrà a vederla a breve.detto fatto la R1 viene portata da un paesino sotto roma a casa sua in un freddo sabato sera.tempi non ottimali nella stagione 2014(dovrà accontentardi di un 1.56 a vallelunga e un 2.21 a imola).Pronto piu che mai alla stagione 2015 e a dimostrare a tutti di che pasta è fatto.
Lory #000

Luca Bullone

Luca Bullone

Francesco Paci

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Comincia la sua attività motociclistica nel 2005 con un Guzzi California di proprietà paterna. Una volta limate tutte le pedane e le guance per i marrovesci ricevuti dal padre, si compra nel 2008 con una honda hornet usata dell’anno prima con la quale condivide pochi km e molti incomprensioni. Nel 2009, colto da mistica folgorazione, in pieno stile arcangelo Gabriele di fantozziana memoria, sbrocca di testa e compra una street R sulla quale monta 630.000,00 € di frocerie e che sarà fida scudiera fino al 2014 collezionando con essa un Tday a varano, un Mugello e svariate giornate a Magione che gli permettono di migliorare la tecnica di guida, adesso paragonabile a quella di un bradipo ubriaco. Ciliegina sulla torta una memorabile 2 GG ad imola nel 2013, nella quale il solito arcangelo gabriele lo invita a tirare il freno prima di tentare il decollo alla staccata della Tosa.
Al motto di una moto cambiata ad ogni apparizione, l’ormai quasi ancora giovane toscano, decide che a 30 bisogna darsi una regolata e metter giudizio… Via la street e dentro una Daytona usata con la quale segna nel taccuino 3 uscite (Mugello-Magione-Imola) migliorando i propri riferimenti da lentone paracarrato e tentando di coltrare i pratini imolesi oltre a provare l’ebrezza che solo un istruttore della scuola high side control può provare. Per la stagione 2015 dice di avere in serbo succulente novità, oltre al rinnovamento della vernciatura e dell’arredamento di casa.

Carlo Ratti

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La passione per le due ruote ce l ha praticamente da quando respira. Nel 1999 c’è l esordio a Vallelunga con la prima SS, la mitica yamaha yzf 600 r tundercut con cui ci passeggiava nei fine settimana per le strade d’Abruzzo. Le senzazioni forti, mai provate fino a quel momento, lo hanno convinto a frequentare quasi esclusivamente la pista per quattro anni, fino a quando vari motivi lo hanno spinto a ritornare per le strade pubbliche e i relativi pericoli.

Dopo l incidente quasi frontale, causato da un automobilista distratto, ha deciso di rimettere tutto in ordine e ritornare ESCLUSIVAMENTE in pista per passare delle fantastiche giornate e provare foorti emozioni insieme al suo nuovo gruppo, i Madman

Manuel Grisci

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Motociclisticamente parlando nasce nel 2009 e fino ad allora le moto erano solo una passione eterea. Acquista come prima moto una Suzuki Gsr 600, comprata con l’intento di usarla per andare a lavorare (cosa fatta si e no 2 volte, … e a questa cosa non ci credeva nemmeno lui). Dopo aver conosciuto e frequentato i famosi postini/mostri della Tiburtina, capì che era il momento di passare ad una super sportiva e rimanendo fedele a mamma Suzuki, comprò una Gsx-r 750 con la quale trascorse momenti bellissimi. inizialmente con qualche difficoltà arrancava a stare dietro al gruppetto di indemoniati ma poi, con il passare del tempo, la Suzuki si fece valere e rispettare sempre più, specialmente in strada …… dove un giorno, grazie al Tingavert, conobbe Vipera e Coccia (se non fosse stato per loro sai che giornata pallosa …..!!!)

Dopo 3 anni di sgomitate per strada sulla famosissima SS5 (la Tiburtina – Variante e Colli di Montebove) decide di provare a sgomitare un po’ pure in pista.

L’esordio c’è stato il 1 Novembre a Vallelunga insieme a tutti gli amici del Madman Racing Team e con un discreto risultato.

Pronto per la stagione 2015!!! ma, … con una nuova compagna. Al suo fianco infatti ora c’è la fantastica BMW S1000RR con la quale spera di instaurare subito un buon feeling in modo da farsi rispettare e ottenere i risultati sperati per portare alla VITTORIA il Team delle MURENE!!!

Alessio Tartaglia (alias Takota)

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Salve a tutti mi chiamo Alessio Tartaglia alias Takota, sono nato a Roma e ho 35 anni. Appassionato di moto sin da piccolo ma, per questioni economiche, praticante solo ad età matura.

Da subito mi sono appassionato al mondo della pista e quasi immediatamente alle corse. Mi reputo poco più che un amatore veloce, per me i piloti veri sono altri anche se ci definiscono tale!

Comunque, per fortuna, ora riesco ad assecondare questa mia passione! Da quest’anno sono passato alla così detta classe regina con Aprilia Rsv4!

Spero di esservi di aiuto, per quella che è la mia esperienza, e darvi qualche consiglio “esatto” hihihihihi!

Un abbraccio a questo bel gruppo che sta nascendo !

Simone Giovagnoli

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Simone nasce nel 1983 a Ronciglione, paesino a 15 minuti dal circuito di Vallelunga. Figlio di un cronometrista inizia a frequentare l’aria del paddock sin da piccolo e dalla stessa aria resta affascinato; tutto porterebbe a pensare ad un radioso futuro da pilota professionista, e invece il nostro eroe sale in moto per la prima volta alla veneranda età di 25 anni su una fiammante Honda Hornet. L’esordio in pista avviene nel 2010 e non sarebbe potuto essere più traumatico; si ritrova infatti spaesato in una corsia box, inserito in un test drive proprio a Vallelunga su una BMW S1000 RR, per chi non lo sapesse una moto da quasi 200 cv. Malgrado tutto, resta in vita e si diverte pure, la conseguenza ovvia è l’iscrizione ad un corso di pilotaggio che ne affinerà incredibilmente le capacità di fare figuracce. Nonostante tutto Simone continua a frequentare la pista e lo fa come un professionista; CBR 600 RR, kit ohlins, termocoperte, aria da duro… manca sola una cosa sotto al suo gazebo: il manico. Tuttavia nel paddock l’abito fa il monaco e nel giro di qualche mese Simone si trasforma in GIV, uno che sui forum e su facebook ha la fama di andar forte ma nella realtà è un chiodo pazzesco.

Gianluca Volterra

Gianluca Volterra

Davide Camponeschi

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Scende la Prima volta in pista a Vallelunga con sv 650 nel 2011.  seconda volta Circuito Internazionale di Viterbo sempre con sv 650. in seguito si compra una  Hornet del 2003 con cui va altre 2 volte a valle. Nel 2013 acquista hornet 05 e va altre 2 volte a valle.

Nel 2014 tramite tingavert conosce Alessandro er coccia e qui comincia l’era.del madman racing team, con il quale fa altre 3 pistate sempre a valle. In pratica conosce solo valle..  . É il suo circuito di casa.  . A ottobre si compra cbr 600 apposta x aggiudicarsi il prosciutto in palio del trofeo madman

Marco Carcione (in arte Mellin SBK)

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Mellin…un nick, una garanzia!come pilota ci sarebbe tanto da scrivere..ma x pudore è meglio sorvolare su quello che combina sia dentro che fuori dai cordoli (e non mi riferisco ai dritti quì e lí).motociclisticamente nasce con una naked e nick impronunciabili…insomma il madman è stato la sua salvezza e questa (come si ripete ogni inverno) sarà la sua stagione.Segni particolari:colleziona la ghiaia dei principali circuiti mondiali. Punto di forza: sempre molto trendy e in tinta col suo fedele e disperato bicilindrico…
Punto di debolezza: non ne ha….hahahaha

Piervincenzo Parisi

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Nasce pilota. Gli schiaffi dell’ostetrica per fargli fare il primo pianto devono poi aver rotto qualcosa.
Fin da ragazzino ama ingaggiare duelli con il suo Benelli 491st e, successivamente, con x-max 250 EVO lungo le litoranee salentine e per i viali di Bologna.
Il fatto che, nonostante nessuno abbia mai raccolto quelle sfide, sia sempre arrivato comunque dietro non lo scoraggia e nel 2012 acquista una Hornet 07 ABS color oro.
Sì, color oro.
In seguito a un periodo tumultuoso, nell’aprile 2013 decide di togliersi la vita e prenota un turno in pista al Mugello. È il suo esordio tra i cordoli.
Per miracolo, e per sfortuna delle ancora ignare segretarie di Vallelunga, esce illeso dal circuito toscano. Ci riproverà, ancora senza successo, con turni neofiti e giornate all’ISAM.
Il 2014 è l’anno della svolta. È l’anno dell’arruolamento nel MRT con il ruolo di supporto psicologico al Coccia.
Acquista una ninja 636 del 2006 con la quale colleziona, nelle ultime cinque uscite a Vallelunga, due scivolate e due dritti con corredo di elegante rotolamento nella ghiaia.
Diviene il miglior cliente di The BiKe, che prende a cuore la sua causa staccandogli il cronometro.
La differenza tra il suo ideal time e il suo best ne denota l’innata incapacità a effettuare qualunque tipo di sorpasso.

Gianluca Battisti

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Pilota del civ, anno ’76, sportivo, Gianluca non ha mai tempo per una distrazione perchè impegnato su mille fronti!!! E’ un grande appassionato di moto, nonchè istruttuore di guida veloce ed è un piacere averlo tra noi!!!

 

 

Alessandro Piaggesi

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Torna in pista dopo un decennio con gomme touring…finisce su erba rettilineo Misano per 2 volte … capisce che le gomme non vanno bene, cambia treno e spunta un fantastico 2:10 – sarà famoso

 

 

Stefano Grossi ( Tony Montana 27 The President )

Stefano Grossi

 

Giorgio DeRango

Giorgio DeRango

 

Guappone Vincenzo

Guappone Vincenzo

 

Alessio Sorini

Alessio Sorini

 

Paolo L’Oracolo

Paolo Polzelli (alias L'Oracolo)
17:17, la notte si avvicina, un gelido alito rallenta ogni cosa paralizzando pensieri e parole. Il silenzio invade ogni angolo, quelle lingue d’asfalto che solcano i monti sono pronte a ghiacciarsi dimenticandoci di colpo. Tutto dorme in attesa d’essere risvegliato, nuovamente, brutalmente, inesorabilmente. Quando le belve urleranno nel vento Lui verrà. Il ruggito di una saetta brucerà ogni cosa e in un attimo sarà di nuovo giorno, sarà l’ora di destarsi…
Questa è la predizione dell’Oracolo.
Fin dall’alba dei tempi c’è chi lo interroga, chi lo rispetta, chi lo evita, chi dubita, ma lui, nella sua imperscrutabilità assoluta, osserva l’insieme degli eventi da lontano, guarda dentro ognuno di voi con pazienza, scruta l’animo umano e trascende dalla realtà per trovare la via della meditazione. Solo, con la mente prigioniera in un casco, volge lo sguardo lontano e, con il cuore leggero, entra curva dopo curva sfogliando pensieri e rilassando l’anima

 

Marco Pinna

Marco Pinna

 

Domenico Crocicchia

Crocicchia

 

Andrea Rossi

Andrea Rossi

 

Luciano Pizzichini

Luciano Pizzichini

 

Fabrizio Batori

Fabrizio Batori

 

Salvatore Polito

Salvatore Polito

Giovanni Mattei

Giovanni Mattei

giammatto, ovvero rolling giammatto cambio più tute che gomme , ovvero percorro piu pista con la tuta che con le gomme …tutto iniziò con un corso di guida sicura all’Isam con la mia Multistrada 1100, poi la pista divenne una droga e acquistai un 848….. le prime soddisfazioni e anche le prime cadute ….Vallelunga la mia pista di casa testata in ogni via di fuga … alla Campagnano pensando di essere Stoner stacco sotto il semaforo ma l’anteriore si chiude e io volo a terra a 220 km/h con metri infiniti di scivolata … mi rialzo illeso ….la tuta è tutta un buco …ma abbatto il muro dei due minuti….cambio motore passo al 1098 che mi regala il mio record personale di Vallelunga 1,51.2 fatto neanche io come … sempre in quest’anno il motore 1098 all’uscita della bucine, dopo un solo giro del Mugello, mi abbandona … rottura cilindro e pistone ..aspettando il 2015
Andrea Giusti
Andrea Giusti
da sempre appassionato di tutto quello che è gira su due ruote, solo nel 2004 riesco a dare un senso alla passione.
Cambia tutto quando mi compro una Ducati Multistrada 1000 ed entro in contatto con altri possessori tramite un forum: leggendo quello che dicevano gli altri che l’avevano portata in pista decido anche io di mettermi alla prova.
Quindi subito un corso a Magione ed è fatta, la pista entra definitivamente nel sangue.
Parto alla ricerca di una moto da dedicare alla pista (che però deve essere una Ducati) e nell’officina dei miei amici trovo un 916 smontato, che diventa mio nel giro di poco e sempre nel giro di poco tempo mi ritrovo a fare la mia prima Ducati Speed Week!!!
Poi insieme a Giammatto cominciamo a girare in varie piste (Mugello, Magione, Isam, Sagittario, Pannoniaring, Slovakiaring, Misano), ma i riferimenti dei tempi sono sempre a Vallelunga, la pista di casa! Dopo vari tentativi di time attack ai due minuti arriva un più che gratificante 1,56!!!
Nel frattempo mi viene voglia di qualcosa di più, e a febbraio porto a casa una 999S con la quale sono riuscito a portare il mio best di Vallelunga a 1,53 fin dalla prima volta!!!
Gli unici riferimenti sono questi, 1,53 a Vallelunga e 2,13 in Ungheria al Pannoniaring, gli unici circuiti dove ho girato di più.

Stefano Tomesani

Stefano Tomesani

Ciao,
Sono Stefano, detto Ste ma anche Tommy o JJ, la mia storia motociclistica risale alla notte dei tempi, per farla breve sono stato fuoristradista fino ai 21 anni quando mi innamorai di una SS900 faro quadro, dopo due anni passai ad un 748s giallo e iniziai a frequentare saltuariamente le piste. Più tardi comprai una aprilia falco perchè ero senza auto e la adeguai all’uso pistaiolo finchè col matrimonio nel 2007 comprai una hypermotard e per quattro anni non ho più visto i cordoli.
Nel 2010 ho pensato bene di separarmi in modo da riprendere le attività pistaiole e quindi via l’hyper e ben arrivata R1 2004… che missile, nel 2011 ci ho passeggiato, non la capivo, poi nel 2012 sono arrivato terzo nella classe MRC della DSW e come logica vuole l’ho venduta e ho comprato un superduke del 2008 solo pista.
aaaaah, il superduke… mi ha abbandonato la scorsa estate al Mugello e mentre ancora meditavo sul da farsi è arrivata una occasione da non lasciarsi sfuggire e ho dato via lei, lo scooter di mia sorella e una vecchia klr 600 e sono tornato in sella a una aprilia falco e ad una 748s con motore 916… forse sono un pazzo, con tutte le moto che potevo prendere ho scelto proprio una che non ha venduto niente e una vecchietta che sarebbe meglio tenere in una teca ed ammirarla piuttosto che rischiare di distruggerla in pista maaaa… al cuore non si comanda!
Non ho detto ancora niente dei miei tempi in pista perchè in effetti c’è poco da dire, non sono veloce, direi che non sono nemmeno lentissimo, il 916 non l’ho ancora usato quindi il 2015 sarà una novità e una riscoperta, non vedo l’ora che arrivi la primavera!!!!